Italia, Valli Unite
Bolivia, Salt Desert
Bolivia, Samaipata
Non potendomi disperdere in molteplici destini , sillogismi dell' amarezza
giovedì 24 febbraio 2011
lunedì 21 febbraio 2011
A cosa
A che cosa pensano questi umani fragili ?
A che cosa servono i miei rami stupidi ?
Oggi mi sono svegliato e ho fatto una passeggiata
Il tutto era leggermente atemporale
Io ero atemporale, vivere nel tempo, con il tempo, cadere dal tempo.
Questi sbalzi notte giorno giorno notte giorno notte notte notte notte
mi stanno mutando.
A cosa pensano questi umani fragili ?
A cosa servono i miei rami stupidi ?
Mi domando,passeggiando.
A che cosa servono i miei rami stupidi ?
Oggi mi sono svegliato e ho fatto una passeggiata
Il tutto era leggermente atemporale
Io ero atemporale, vivere nel tempo, con il tempo, cadere dal tempo.
Questi sbalzi notte giorno giorno notte giorno notte notte notte notte
mi stanno mutando.
A cosa pensano questi umani fragili ?
A cosa servono i miei rami stupidi ?
Mi domando,passeggiando.
domenica 20 febbraio 2011
martedì 15 febbraio 2011
L'uomo moderno, liberato dalle costrizioni della società preindividualistica,
che al tempo stesso gli dava sicurezza e lo limitava, non ha raggiunto la libertà nel senso positivo
di realizzazione del proprio essere: cioè di espressione delle sue potenzialità intellettuali emotive e sensuali.
Pur avendogli portato indipendenza e razionalità, la libertà lo ha reso isolato e, pertanto, ansioso e impotente
Escape from Freedom, Erich Fromm
sabato 12 febbraio 2011
mercoledì 9 febbraio 2011
Delirium
L'atteggiamento che si matura risolvendo e andando dietro a tali problemalgoritmi è quello dello smonta-costruisci che funziona benissimo anche nella vita di tutti i giorni.
certo, le reazioni di un vigile urbano/adulto/panettiere/tour manager/persona con cui non vado daccordo, per quanto schematiche, possono essere imprevedibili..
( E un voslwagen con miliometri del Verde Chile sotto le ruote)
Si ha a che fare
Si ha a che fare con un caso patologico e sintomatico di isteria intellettuale, psicosi mestruale, contorsione individualista, autoflagellante, declamatoria, esisbizionista, macabra e anarchica, una nuova forma di follia che inizia ai culmini della disperazione e finisce con una borsa di studio e magari con un buon matrimonio.
Diamond Solitaire
She wants a sweet little antique diamond solitaire
To ensure she won't forget me
Wants a sweet little antique diamond solitaire
To ensure she won't forget me
Wants a sweet little antique diamond solitaire
To ensure she won't forget me
She pushes her nose against the glass and stares
She won't be long
Till her time will come
It will erode
One by one
It won't be long
Till her time will come
We will erode
One by one
domenica 6 febbraio 2011
Appena risalito dall' abisso
Squame gialle, nere e prestiti dai rettili. Pavimento il mangiandosi del resto angoli e soffitti, mentre sconfitti nascondigli con sguardi che trapassano i tetti, i cieli, i davanti, i dietri. Sono due occhi fiammeggianti enormi, veloci come timori, immensi come mondi che ci s’inventa noi da soli, come soffio, coda e spine in grado di vedere me mediante gli occhi e gli atti di una popolazione immaginata istantanea con le caratteristiche filtrate nel Signore Oscuro. Pur essendo fuori e dentro, pur plasmando a mio piacimento lo spazio-tempo, io, pur avendo generato gli estremi e gli oltri di questo mondo, non riesco a prenderlo, a sottoporlo al suo terrore freddo del disprezzo superiore caldo nello sciogliersi e ricomporsi nel vuoto che forgia ogni sua diversa manifestazione. Dove la sua tana è casa non è mai quella. Il drago mi sfugge, entra ed esce come vuole dalla mia terra-testa. Smettila di giocare al piccolo ermetico: approfondisciti e spiegalo, questo imprendibile! Ma cosa vuoi spiegare, il mondo onirico a parole in modo univocamente comprensibile? È per questo che dello scritto bisogna leggere non il significato ma lo spirito, tutto quello che le parole non dicono. Allora perché non stiamo zitto o diventiamo mimico? Tanto l’ascoltatore non distingue se stesso dal pubblico. Intanto rendiamo pubblico questo gettito che sarà sempre superficiale – poi chi vuole avrà tutti gli strumenti per tracciarne l’impianto radicale. Le radici tracciate vengono individuate e non sentite come proprie. Nessuno può essere te! Sbagliato: noi posso essere gli altri, quindi è probabilissimo che la situazione si ribalti, e i risvolti continui che ottieni con gli assassinî degli estremi, i veri semi della dicotomia. Troppo complicato: noi me ne vado nel sogno lucido, un cruciverba nel dormiveglia. Che cosa trovi nello svago di un sogno? Sul fondo hai sempre quel punto di contatto tra te e l’altro! Non gridate, fate piano: ci sono cose che dormono diverse dal drago. Giusto, facciamo casino, facciamo un disastro! Casino? Disastro? Di’ un po’, ma chi ti insegna la lingua? Un libro? Una professoressa? Resta in parte e guarda in mezzo a gente che non parla ma pensa. Abbiamo visto? Che personalità intensa. Sembra quasi che io non siamo uno solo. Siamo un sistema, un accordo, un tavolo coi segnaposto. Posto che l’attività cerebrale si sta faccendo meno frattale e più sequenziale, meno fluida e saporitamente ruvida, meno acuta, più funzionale, credo proprio che io ci stiamo per svegliare. Una vistosa violazione grammaticale, detta errore, cosa significa?
sabato 5 febbraio 2011
venerdì 4 febbraio 2011
Logikal Noise
Voglio qualcosa di nuovo per cui valga la pena morire
in modo tale da rendere bellissimo il vivere voglio nuovi errori.
perdere vale molto di piu che esistere
Logikal Noise.Inferior
in modo tale da rendere bellissimo il vivere voglio nuovi errori.
perdere vale molto di piu che esistere
Logikal Noise.Inferior
E' una fretta di mani sorprese
E' una fretta di mani sorprese a toccare le mani, una corsa degli occhi negli occhi,
un momento di tempo piu denso per cercare di darLe un senso.
Conoscere cio che è costante è vedere chiaro.
L amore tra me ed una meteora.L amore da me verso una meteora
E scoprire che forse è soltanto un riposo del vento.
Ed ora affronto me ed i sogni.
Mi sento stanco come un bimbo e da solo mi ripeto
che basterà il sole e l aria di domani a darmi nuova luce
un momento di tempo piu denso per cercare di darLe un senso.
Conoscere cio che è costante è vedere chiaro.
L amore tra me ed una meteora.L amore da me verso una meteora
E scoprire che forse è soltanto un riposo del vento.
Ed ora affronto me ed i sogni.
Mi sento stanco come un bimbo e da solo mi ripeto
che basterà il sole e l aria di domani a darmi nuova luce
Della serie : buon sangue non mente
A me non piacciono questi recenti impasti di esoterismo-new age-bibbia-catastrofismo-superstizione-astrologia-e quant'altro tipicamente Americano.
Che poi mescolando arbitrariamente la fisica quantistica con le superstizioni egizio-giudaico-babilonesi e con l'apocalisse, riescano a confezionare un prodotto seducente non mi stupisce: e' il loro mestiere.
Che ci sia qualcosa di vero, di plausibile e di ragionevole, e' tutto un'altro paio di maniche.
Che poi mescolando arbitrariamente la fisica quantistica con le superstizioni egizio-giudaico-babilonesi e con l'apocalisse, riescano a confezionare un prodotto seducente non mi stupisce: e' il loro mestiere.
Che ci sia qualcosa di vero, di plausibile e di ragionevole, e' tutto un'altro paio di maniche.
Degno di ciò che accade?
Noi viviamo fra due pericoli: l'eterno gemito del nostro corpo,
che trova sempre un corpo acuminato che lo trafigge,
un corpo troppo grande che lo penetra e lo soffoca,
un corpo indigesto che lo avvelena, un mobile che lo urta,
un microbo che gli provoca una pustola;
ma anche l'istrionismo di coloro che mimano un evento puro
e lo trasformano in fantasma,
e che cantano l'angoscia, la finitudine e la castrazione [...].
Fra le grida del dolore fisico e i canti della sofferenza metafisica,
come tracciare il proprio sottile cammino stoico che consiste nell'essere degno di ciò che accade?
che trova sempre un corpo acuminato che lo trafigge,
un corpo troppo grande che lo penetra e lo soffoca,
un corpo indigesto che lo avvelena, un mobile che lo urta,
un microbo che gli provoca una pustola;
ma anche l'istrionismo di coloro che mimano un evento puro
e lo trasformano in fantasma,
e che cantano l'angoscia, la finitudine e la castrazione [...].
Fra le grida del dolore fisico e i canti della sofferenza metafisica,
come tracciare il proprio sottile cammino stoico che consiste nell'essere degno di ciò che accade?
Ripetendomi
Quando il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese.Voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente; e questa pozza, il mare.
Quando il bambino era bambino, non sapeva d'essere un bambino.Per lui tutto aveva un'anima, e tutte le anime erano tutt'uno.
Quando il bambino era bambino, su niente aveva un'opinione.Non aveva abitudini. Sedeva spesso a gambe incrociate, e di colpo sgusciava via.Aveva un vortice tra i capelli, e non faceva facce da fotografo.
Quando il bambino era bambino, era l'epoca di queste domande.Perché io sono io, e perché non sei tu? Perché sono qui, e perché non sono lí? Quando é cominciato il tempo, e dove finisce lo spazio? La vita sotto il sole, é forse solo un sogno? Non é solo l'apparenza di un mondo davanti a un mondo,quello che vedo, sento e odoro? C'é veramente il male e gente veramente cattiva?Come puó essere che io, che sono io, non c'ero prima di diventare?E che un giorno io, che sono io, non saró piú quello che sono?
Quando il bambino era bambino, per nutrirsi gli bastavano pane e mela, ed é ancora cosí.
Quando il bambino era bambino, le bacche gli cadevano in mano, come solo le bacche sanno cadere. ed é ancora cosí.
Le noci fresche gli raspavano la lingua, ed é ancora cosí.
A ogni monte, sentiva nostalgia di una montagna ancora piú alta, e in ogni cittá, sentiva nostalgia di una cittá ancora piú grande.
E questo, é ancora cosí.Sulla cima di un albero, prendeva le ciliegie tutto euforico, com'é ancora oggi.Aveva timore davanti ad ogni estraneo, e continua ad averne.Aspettava la prima neve, e continua ad aspettarla.
Quando il bambino era bambino,lanciava contro l'albero un bastone, come fosse una lancia.E ancora continua a vibrare.
Quando il bambino era bambino, non sapeva d'essere un bambino.Per lui tutto aveva un'anima, e tutte le anime erano tutt'uno.
Quando il bambino era bambino, su niente aveva un'opinione.Non aveva abitudini. Sedeva spesso a gambe incrociate, e di colpo sgusciava via.Aveva un vortice tra i capelli, e non faceva facce da fotografo.
Quando il bambino era bambino, era l'epoca di queste domande.Perché io sono io, e perché non sei tu? Perché sono qui, e perché non sono lí? Quando é cominciato il tempo, e dove finisce lo spazio? La vita sotto il sole, é forse solo un sogno? Non é solo l'apparenza di un mondo davanti a un mondo,quello che vedo, sento e odoro? C'é veramente il male e gente veramente cattiva?Come puó essere che io, che sono io, non c'ero prima di diventare?E che un giorno io, che sono io, non saró piú quello che sono?
Quando il bambino era bambino, per nutrirsi gli bastavano pane e mela, ed é ancora cosí.
Quando il bambino era bambino, le bacche gli cadevano in mano, come solo le bacche sanno cadere. ed é ancora cosí.
Le noci fresche gli raspavano la lingua, ed é ancora cosí.
A ogni monte, sentiva nostalgia di una montagna ancora piú alta, e in ogni cittá, sentiva nostalgia di una cittá ancora piú grande.
E questo, é ancora cosí.Sulla cima di un albero, prendeva le ciliegie tutto euforico, com'é ancora oggi.Aveva timore davanti ad ogni estraneo, e continua ad averne.Aspettava la prima neve, e continua ad aspettarla.
Quando il bambino era bambino,lanciava contro l'albero un bastone, come fosse una lancia.E ancora continua a vibrare.
giovedì 3 febbraio 2011
mercoledì 2 febbraio 2011
Progettare
Iscriviti a:
Post (Atom)