Non potendomi disperdere in molteplici destini ,
sillogismi dell' amarezza

martedì 20 settembre 2011

E ricordami





E ricordarmi quanta pochezza mi circonda e
troppo spesso mi assedia, a contatto con certe bellezze

mercoledì 14 settembre 2011

Vedi


E cosi il crollo nascerà allora da un eccesso di pienezza,
vedi,
esistono stati e ossessioni con cui e' possibile convivere.
Diventiamo lirici quando la vita dentro di noi palpita a un ritmo essenziale,
e quando ciò che stiamo vivendo e' talmente forte da sintetizzare il senso stesso della nostra personalità.
Ciò che abbiamo di unico, di specifico, si compie in una forma cosi espressiva che l'individuale si eleva a livello universale.

E quando vi sono certezze, viene meno lo stile: la cura dell' espressione

martedì 13 settembre 2011

Marijuana






domenica 11 settembre 2011

Stando insieme

L Atalante del Gran Kan contiene anche le carte delle terre promesse visitate nel pensiero ma non ancora scoperte o fondate : la Nuova Atlantide , Utopia, la Citta' del Sole, Oceana , Tamoè, Armonia, New-Lanark , Icaria .

Per questi porti non saprei tracciare la rotta sulla carta nè fissare la data dell approdo. Alle volte mi basta uno scorcio che s' apre nel bel mezzo d' un passaggio incongruo, un affiorare di luci nella nebbia, il dialogo di due passanti che si incontrano nel viavai, per pensare che partendo di li metterò assieme pezzo a pezzo la città perfetta , fatta di frammenti mescolati col resto. d' istanti separati da intervalli, di segnali che uno manda e non sa chi li raccoglie.
Se ti dico che la citta cui tende il mio viaggio e' discontinua nello spazio e nel tempo. ora piu rada ora piu densa, tu non mi devi credere che si possa smettere di cercarla.
Forse mentre noi parliamo sta affiorando sparsa entro i confini del tuo impero; puoi rintracciarla, ma a quel modo che t'ho detto.

Tutto e' inutile. se l' ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spirale sempre piu stretta, ci risucchia la corrente.
L'inferno dei viventi non e' qualcosa che sara' ; se ce n'è uno , è quello che e' gia qui, l' inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti : accettare l' inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo e' rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui : cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all' inferno, non e' inferno , e farlo durare , e dagli spazio.


Le città invisibili, Italo Calvino

Lasciare .Colmare Parlare . Impazzire



sabato 10 settembre 2011

Adesso parlami




Adesso parlami di saggezza e politica di alte sfere o popolare, raccontami quello che hai letto nei libri: vedrai che a me vengono i brividi perché posseggo desideri ibridi. Ascrivimi ai pusillanimi, o dettagliami in modo stupido dicendo che non so decidermi, e schiantati nei fatti di attualità paragonandoli alla storia passata con ricercata pindaricità. Io ti vengo a trovare, ti racconto cosa significa la trasversalità, metto un volantino sulla passeggiata del tuo dopolavoro, suono alla tua festa, e alla festa del tuo nemico; dopodiché, per salvarti da un pericolo, passo per stupido, stronzo o ridicolo. Posso scegliere autonomamente di fare o non fare quello che mi dicono.





giovedì 8 settembre 2011

Occhi Chimera Orchestra

lunedì 5 settembre 2011


Dato che tutte le domande sembravano legittime,
la superstizione dei limiti formali non impediva più l' orgia delle curiosità arbitrarie